Rada: Cibo, mare e Positano!

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Al Rada di Positano, tre elementi per un’esperienza unica.

Lo chef Nunzio Spagnuolo

In una località ad alto tasso di bellezza, ovvero Positano, esiste un posto ove l’armonia, la grazia e l‘intimità sono di casa: si tratta del Rada, incantevole locale ubicato sulla Spiaggia Grande. Un posto suggestivo ove si può trascorrere una piacevole serata “al riparo” da tutto ciò che interferisce con la naturale bellezza di questo paradiso terrestre, avvolti da una magica atmosfera d’acqua e di luce che caratterizza questa location.
Non a caso il termine “rada” indica una insenatura, riparata dall’azione dei venti e dalla violenza delle mareggiate, dove le imbarcazioni possono sostare in sicurezza al riparo dalle correnti.

Rada

Basterebbe anche solo il panorama a far sentire appagato chi si siede ai tavoli del Rada. Tuttavia le creazioni dello chef executive della struttura, Nunzio Spagnuolo (reduce da numerose collaborazioni “stellate”, tra tutte quella con Gualtiero Marchesi), contribuiscono a stimolare i cinque sensi riuscendo addirittura a distrarre gli ospiti dalle bellezze del posto attraverso un trionfo di gusto, semplicità ed eleganza. Una liaison tra mare e buon cibo da vivere rigorosamente a lume di candela. Infatti il ristorante è aperto solo la sera. La terrazza panoramica del Rada ospita il mondano lounge bar Fly, mentre al piano terra si trova la storica discoteca “Music on the Rocks” (punto di riferimento della movida costiera). Suggestiva la cantina scavata nella roccia come tutti gli altri ambienti fin qui descritti. Il tutto è nato grazie a un’idea di Peppe Russo, imprenditore ed esperto dell’accoglienza positanese in quanto “figlio d’arte”: suo padre è Black, noto ristoratore che gestisce il primo ristorante nato a Positano (lo “Chez Black”, tanto amato da De Sica e ai cui tavoli si sono seduti Sean Connery, Anthony Quinn, Federico Fellini, Sofia Loren, Gina Lollobrigida, Jessica Alba e tanti altri).

LO CHEF NUNZIO SPAGNUOLO
Il “gusto” fa parte del corredo genomico di Nunzio Spagnuolo: è nato nel ’79 a Torre del Greco, città che ha dato i natali a centinaia di creativi tra i quali tantissimi chef importanti. Diplomatosi presso l’Istituto Alberghiero di Castellammare di Stabia, ha iniziato la sua attività di cuoco affiancando Enrico Cosentino, l’ideatore degli scialatielli.
Dopo un’importante esperienza londinese, è tornato in Italia alla “corte” del maestro Gualtiero Marchesi che gli ha permesso di lavorare al Relais & Chateaux “L’Albereta”, in Franciacorta, poi a Parigi, a Porto Cervo ed, infine, a Roma. Dopo una lunga parentesi lavorativa in Campania, Nunzio è tornato ad affiancare Marchesi in qualità di responsabile di cucina presso l’“Hostaria dell’Orso”. Hanno fatto seguito altre importanti esperienze presso rinomate strutture ubicate lungo la Costiera Sorrentina, poi a St. Moritz. E’ poi diventato Personal Chef Cruise di un magnate Russo, il 26esimo uomo più ricco del mondo. Il richiamo della sua terra è forte, così è tornato in Campania e – dopo importanti e durature collaborazioni presso ristoranti ubicati nell’area vesuviana – è ora chef executive del Rada di Positano. Una carriera lunga più di vent’anni che, nonostante lo abbia portato in posti sempre diversi, lo ha fatto guadagnare un pubblico di affezionati disposti a seguirlo ovunque pur di mangiare uno dei suoi piatti cult, come lo “Spaghettone cacio e pepe con stracotto di manzo e pesto di carote”.

Astice alla griglia con caponatina di verdure e salsa bernese allo zafferano

I PIATTI
Positano nel dopoguerra è divenuta tra le mete turistiche più ambite del jet set, perciò le sarte del posto iniziarono a produrre bikini realizzati all’uncinetto o con piccoli pezzi di stoffa arricchiti con applicazioni e decorazioni, abiti ampi e scollati, gonne rifinite con merletti, camicie da indossare come copricostume. Una moda fresca, informale, ma al contempo originale ed elegante: la “moda mare Positano”. A più di 60 anni di distanza lo chef Nunzio Spagnuolo sta applicando gli stessi concetti (semplicità, artigianalità, eleganza) alla cucina del Rada avviando una tendenza gastronomica che andrà sicuramente per la maggiore nei prossimi mesi. Le eccellenze dell’enogastronomia Made in Campania, e la ricchezza del patrimonio culturale e naturalistico di questa regione sono le motivazioni di viaggio per i turisti italiani e stranieri in vacanza a Positano.

Cioccolato bianco, limone e gruè di cacao

Perciò lo chef predilige le piccole produzioni locali, seleziona solo ingredienti di primissima qualità, meglio se a filiera corta, a cui abbina ingredienti anche insoliti. Così il primo antipasto del menù del Rada è un gran crudo di mare con granita Franciacorta e lime, mentre in un altro antipasto la triglia si arricchisce di una salsa ai ricci e schiuma di latte. Sorprendenti i primi: il risotto Carnaroli con i piselli incontra la pescatrice e lo zabaione al limone; giocano in casa gli ingredienti di un altro primo piatto, ovvero i paccheri di Gragnano con gambero rosso, melanzane e stracciata di bufala; le tagliatelle romagnole sposano i totani e le patate alla Praianese (ricetta tipica della Costiera Amalfitana). Il momento del secondo è riservato a un crostaceo nobile, ovvero l’astice, che sceglie i sapori decisi della salsa bernese allo zafferano. Una valida e altrettanto particolare alternativa è il filetto di rombo in crosta mediterranea con purea di patate alla vaniglia e sorbetto al sedano. Un menù così importante deve tenere alte le aspettative di chi al dessert proprio non riesce a rinunciare: così, ad esempio, il pistacchio incontra i lamponi e il Campari… Un modo elegante di concludere una cena raffinata e insolita. Insomma, il Rada lancia una nuova tendenza culinaria: “Cibo, Mare… Positano!”, tre elementi per una
dinner experience esclusiva in uno dei posti più incantevoli d’Italia!

LET’S DO APERITIVO
Con la sua vista sul maestoso panorama di Positano il Fly Bar offre ai suoi ospiti un ambiente esclusivo e raffinato ove concedersi una pausa di relax gustando un sofisticato aperitivo prima di cena o sorseggiando un cocktail serale in compagnia. La prestigiosa drink list è composta da svariati classici sapientemente rivisitati ed originali creazioni realizzate dal barman Frank Formicola – che da più di 17 anni opera nel mondo della mixology registrando notevoli consensi per serietà professionale e originalità delle sue proposte – con ingredienti di altissima qualità e talvolta “rari”. Minimo comune denominatore: la macchia mediterranea. Un esempio? Tra i signature drink c’è l’”Handrick’s Little Wing” con Handrick’s Gin, cetriolo, maraschino, Aperol e succo di limone.

LA CARTA DEI VINI
Ad ogni piatto preparato dallo chef il sommelier Mario Fusco ha abbinato diversi vini, per un totale di etichette che supera le 1500 referenze: accostamenti originali, divertenti, talvolta provocatori. Grande spazio è stato riservato ai vini campani. Tante poi le etichette “made in Italy” e quelle più prestigiose appartenenti a bottiglie derivanti da ogni paese del mondo: vini di ogni regione d’Italia (ad es. Soldera, Quintarelli, Giacosa, Rinaldi, Mascarello, Valentini), vini di altissimo livello, addirittura rari (come Domaine Armand Rousseau, Arnaud Ente).
Disponibili le annate necessarie a realizzare verticali importanti con vini da collezione (come Mastroberardino 1968, Bertani 1967, Tignanello, Sassicaia, Borgogno e tanti altri).

MENÙ GRAND CARTE
Antipasti:
Gran Crudo di mare con granita Franciacorta e lime. Triglia di scoglio con schiuma di latte, e salsa ai ricci. Tonno rosso, avocado, melanzana e cipolla rossa. Alici marinate con puntarelle, burrata e mandorle. Cuore di carciofo con seppie, porri e fave. Tartare di manzo con tartufo nero, asparagi e uovo di quaglia.

Primi:
Risotto Carnaroli con piselli, pescatrice e zabaione al limone.
Paccheri di Gragnano con gambero rosso, melanzana e stracciata di bufala.
Linguine con Tonno rosso, carbonara e erbe spontanee. Ravioli ripieni di broccoli con calamaro, vongole e sedano. Tortelli ripieni di fagioli di Controne, clorofilla di prezzemolo, salsa di cozze e crumble al pomodoro secco. Spaghettone cacio e pepe con stracotto di manzo e pesto di carote. Tagliatelle alla Praianese, con totani e patate.

Secondi di pesce:
Gran Varietà di baccalà. Gamberi e verdure al vapore con infuso di erbe e spezie. Trancio di Branzino arrosto con capesante, finocchi, fave e arancia.
Astice alla griglia con caponatina di verdure e salsa bernese allo zafferano.
Filetto di Rombo in crosta mediterranea con purea di patate alla vaniglia e sorbetto al sedano.

Secondi di carne:
Filetto di Manzo gratinato alla parmigiana di melanzana con salsa alla pizzaiola, millefoglie di patate e gelato al basilico. Medaglioni di Maialino con sedano rapa, broccolo e cipollotto. Cosciotto di Pollo alla Partenopea.

Degustazione:
Tonno rosso, avocado, melanzana e cipolla rossa. Risotto Carnaroli con piselli, pescatrice e zabaione al limone. Trancio di Branzino arrosto con capesante, finocchi, fave e arancia. Sorbetto al passion fruit. Medaglioni di Maialino con sedano rapa, broccolo e cipollotto. Dessert al cioccolato.

Menù della tradizione:
Insalata di Polpo, patate e Sedano. Spaghetti alle Vongole ed erbe di mare.
Pescato del giorno all’acqua pazza. Tiramisù.

Vegetariano:
La parmigiana di melanzane. Spaghetto al pomodoro, mozzarella e basilico. Composizione di verdure di stagione. Pistacchio, lampone e Campari.

Dessert:
La nocciola e il cioccolato Pistacchio, lampone e Campari Tiramisù a modo nostro Creme bruleè con mirtilli, ovis mollis e gelato alla verbena Cioccolato bianco, limone e gruè di cacao.

Signature Cocktails: 
Handrick’s “Little Wing” Handrick’s Gin, fresh cucumber, Maraschino, Cucumber syrup, Aperol and Lemon juice Ya Tus Amigos Casamigos Blanco Tequila, Branca Menta, Agave syrup, Lime juice Yellow Sapphire Bombay Sapphire Gin, fresh pineapple, Grand Marnier and Lemon juice Honey Moon in Positano Jack Daniel’s Honey, Green tea, Simple syrup, fresh lemon juice, chocolate bitter and egg’s white Rum Drum Havana 7 Rum, Orgeat syrup, lime juice Russian Iced Caffee Stolichnaya Vodka, Kahlua, Baileys Ichigo Itchie Brandy, Maraschino, Simple Syrup, Fresh lemon juice, Peychaud’s bitter Aztec’s Mark Maker’s Mark, Dom Benedictine, Brown creme de cacao, Tabasco sauce One Last Dance Bulleit Rye Whiskey, Amaro Ramazzotti, Cointreau, Orange Bitters Poseidon Martini Stolichnaya Vodka, Fresh basil, Simple Syrup, Lemon Ju.