Tesori italiani: La stracciata molisana

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La Stracciata Molisana da non confondere con la burrata, la treccia o con la stracciatella è un fantastico latticino fresco di origini molisane a pasta filata. La più famosa è quella di Agnone, ma in generale viene prodotta ed ha avuto origini nell’alto Molise, nelle zone di Capracotta, Carovilli e Vastogirardi.

La stracciata molisana è formata da un unico filo di pasta dello spessore di 4, 5 centimetri lungo circa 50 centimetri e ripiegato tre volte o attorcigliato se stesso, viene venduta solitamente in questo formato dal peso di circa 400/500 grammi.

Il sapore si avvicina a quello della mozzarella ma richiama anche un pò quello del formaggio fresco, si può mangiare direttamente con le mani strappando i pezzi di pasta filamentosa dal pezzo principale, si accompagna in maniera fantastica al prosciutto crudo e pane fresco, come di usanza ad Agnone.

Senza scendere nel troppo nel dettaglio la preparazione della stracciata molisana avviene aggiungendo sale da cucina al late, il siero “zizza” cioè il siero della lavorazione del giorno prima e il caglio in polvere lasciando cagliare per circa 30 minuti. A questo punto la cagliata viene rotta a pezzi piccolissimi e lasciata raffreddare per un paio di ore, si toglie poi parte del siero e si lascia riposare per circa un ora e mezza.

Viene poi posta sulla tagliata dove raggiunge la “maturazione” dopo di che viene ulteriormente triturata e messa con acqua bollente in un mastello di legno di faggio. Da qui viene poi lavorata a mano e preparata per la salamoia e il confezionamento.

La stracciata molisana si produce tutto l’anno, invito tutti a provarla almeno una volta nella proprio vita, questo prodotto caseario di origini molisane oltre ad essere ottimo è anche genuino. Venite a provarlo direttamente in Molise nei paesi di Agnone, Capracotta, Carovilli e Vastogirardi sarà indimenticabile.

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fonte: prodottitipicidelmolise.it
photo credits: Dalla Rete