A pranzo dallo chef stellato Domenico Iavarone del Ristorante Josè

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A pranzo dallo chef stellato Domenico Iavarone del Ristorante Josè.

Lo chef Domenico Iavarone “Stella Michelin” con i suoi più stretti collaboratori

Un viaggio gastronomico che attraversa la lunga storia della gastronomia campana, quello che abbiamo vissuto poco prima di Natale, al Ristorante Josè di Torre del Greco. Nella magica cornice di Villa Guerra, premiato con la meritatissima “Stella Michelin“, il ristorante è guidato in cucina dal bravissimo chef Domenico Iavarone, cresciuto con maestri del calibro di Gennaro Esposito e Oliver Glowig, la sua cucina è amore, amore per la ricerca, di dedizione al gusto, una cucina della memoria profondamente legata alla tradizione.

Veduta del Parco di Villa Guerra

Villa Guerra ha un fascino tutto particolare, immersa in un parco ben curato ci ricorda che fa parte di un percorso storico detto del “Miglio D’Oro“, che si estende da Torre fino a San Giorgio a Cremano, alle porte di Napoli. Al piano terra, si trova la sala principale del Ristorante Josè, di una bellezza straordinaria, elegante e curata nei minimi particolari, non da mai un senso di aristocratico distacco, anzi, è accogliente e dai toni caldi.

Interno del Ristorante Josè

A fare gli “onori di casa” c’è il maître Pasquale Marzano, grande professionista dai modi gentili e di una simpatìa contagiosa, mette subito tutti a proprio agio, come farebbe un amico di lunga data. Il nostro tavolo si trova in una saletta riservata, quadrato di forma con una mise en place straordinariamente bella ed elegante, da sottolineare la maiolica vesuviana, tipica della zona detta “riggiòla“, qui utilizzata come sotto piatto, dai colori chiari, arancio, verde rame e blu oltremare.

Il grande tavolo di forma quadrata

Il nostro pranzo inizia con l’aperitivo dello chef, tanti piccoli appetizer, allegri e colorati presentati e spiegati dal simpatico Marco Fortunato coadiuvato da Emanuele Pallante.
In abbinamento ci viene servito un Prosecco Valdobbiadene Malibran.

Aperitivo dello chef

Segue un piccolo capolavoro del maestro Iavarone, l’amuse bouche cacio e pepe.

Amuse bouche cacio e pepe

Con l’antipasto si comincia a fare sul serio, polpo con pomodoro affumicato, capperi e olive. Un piatto straordinario, il ricordo di un classico partenopeo, il polpo alla luciana intelligentemente interpretato.

Antipasto di polpo con pomodoro affumicato, capperi e olive

Il primo piatto è un tubetto al profumo di mare. Dal sapore intenso, sapido e dolce al tempo stesso, l’appagante umami del bouquet salino dei frutti di mare trova la sua completezza nelle dolcezze delle mousse vegetali dai colori di un verde smeraldo ad un rosso vermiglio. Il vino che viene servito è un grande bianco campano, raccontato con bravura dal sommelier Salvatore Maresca, un vino di quelli che fanno battere il cuore, che emoziona, un Fiano di Avellino D.O.C.G. Sertura.

Tubetto al profumo di mare

Fiano di Avellino D.O.C.G. Sertura

Pancia di maialino con lenticchie, cacao e mela annurca. L’eleganza e la maestria tecnica dello chef Iavarone si vede e si sente nel secondo di carne, un viaggio interiore nella creatività che sprigiona gioia e pace appagante per le papille gustative.

Pancia di maialino con lenticchie, cacao e mela annurca

Il predessert dello chef Iavarone è un cono gelato presentato con una teatralità che ci riporta all’infanzia, tra fumi e colpi di scena, riesce a strappare un sincero sorriso di stupore a tutti. Il giusto equilibrio del gusto, prima di tuffarsi nella dolcezza dei dessert. A farci compagnia in questo finale un Moscato Resolje Masseria Parisi.

Il cono gelato, lo scenografico predessert dello chef

Come dessert una torta classica del territorio, preparata con l’albicocca pellecchiella del Vesuvio, una varietà autoctona delle falde del vulcano. Davvero deliziosa, sapientemente preparata dal pastry chef Andrea Marano. Per finire Petit Fours, cioè la piccola pasticceria dello chef, accompagnata da un ottimo caffè campano come da tradizione.

La piccola pasticceria

Domenico Iavarone (foto dalla rete)

Doverose considerazioni finali; è stato un pranzo che difficilmente si dimentica, anzi, credo che lo ricorderemo a lungo, un grande Domenico Iavarone, uno chef che ha tanto talento, un visionario del bello che riesce a trasformare la tradizione in una cucina innovativa, senza mai stravolgerne la storia. I nostri complimenti alla brigata di cucina ed un ringraziamento speciale va alla Famiglia Confuorto, allo straordinario gruppo di sala magistralmente diretto da Pasquale Marzano.

* photo credit: Cris Lozio
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Josè Restaurant
Via Nazionale, 414 – 80059 Torre del Greco (NA)

Tel.: (+39) 081 883 62 98
www.joserestaurant.it